
Cenni sul ruolo non marginale dell’esperienza estetica nelle tradizioni sapienziali
La posizione spiritualistica assegna – e in più di una tradizione – un ruolo non marginale all’esperienza estetica. È attraverso i canoni, gli stilemi, le pose, gli atteggiamenti codificati dalla tradizione e tramandati dalle scuole che l’esecutore potrà legittimamente rappresentare il divino dinanzi ad un pubblico che attribuisce e attinge valori all’evento con l’assistervi.