Progetto di ricognizione e studio

Il Museo delle Civiltà, sezione d’arte orientale ‘Giuseppe Tucci’ e il Deccan College Research Institute (Pune, India) hanno avviato un progetto di ricerca sull’architettura rupestre brahmanica dell’India occidentale.

In questi territori, a parte eccezioni come il sito di Elephanta, il famoso Kailasanatha di Ellora e alcuni altri esempi, i numerosi templi-grotta hindu sono stati finora molto meno investigati rispetto agli ambienti rupestri buddhisti. In molti casi non possediamo le planimetrie e la documentazione fotografica completa dei siti. Soprattutto manca uno studio completo sulla materia che raccolga il maggior numero di dati attraverso i quali sia possibile procedere alla comparazione dei differenti tipi rupestri, dei rilievi e dei frammenti pittorici che decorano i templi-roccia; che permetta di ricostruire le relazioni stilistiche, iconografiche e planimetriche fra le varie grotte hindu, come tra queste e gli ambienti scavati di dedicazione buddhista e jaina; che consenta di comprendere le linee di sviluppo dell’architettura rupestre brahmanica nel Deccan occidentale, e attraverso essa approfondire l’evoluzione del pensiero religioso indiano nell’area.

Con questo obiettivo è stata finora compiuta una ricognizione preliminare in alcune grotte brahmaniche insufficientemente indagate, realizzandone la documentazione grafica e fotografica e iniziando lo studio stilistico e iconografico di taluni ambienti. Allo scopo di fornire un quadro esaustivo del fenomeno e di procurare uno strumento utile per una futura sintesi della materia è stato approntato un programma per la catalogazione informatizzata dei siti in cui sono stati importati i dati della campagna di ricognizione e in cui sono state ordinate le notizie e la documentazione disponibili su alcune grotte già descritte in precedenti pubblicazioni.

L’imponente lavoro di raccolta di questo materiale, che prevederà l’elaborazione di un sistema geografico informatizzato, sta continuando. Non appena la situazione pandemica migliorerà, sono inoltre in programma altre campagne ricognitive che prenderanno in esame templi-grotta non ancora indagati e i loro territori, per valutare la presenza di possibili tracce di antiche vie di comunicazione e resti di città e villaggi, nel tentativo di inquadrare il fenomeno dell’architettura rupestre brahmanica nell’ambito di un più ampio scenario culturale e di comprenderne appieno il ruolo nella società indiana tra il VI e il XII secolo.

Fig. 1. Immagine colossale della Maheshamurti, ‘Grande grotta’, Isola di Elephanta, Maharashtra, metà VI sec. ca.

 

Fig. 2. Sanctum con linga, grotta 29 (“Dhumar Leṇa”), Ellora, Maharashtra, VI sec. ca (foto Giuliano)

 

Fig. 3. Sanctum con linga, grotta di Dhokeshvara, Maharashtra, VI sec. ca (foto Giuliano)

 

Fig. 4. Grotta 16 (“Tempio Kailasanatha), Ellora, Maharashtra, 750-775 ca.

 

Fig. 5. Gruppo delle grotte Ganesha Lena, Ellora, Maharashtra, VIII-XII secc. (?) (foto Giuliano)

 

Fig. 6. Soffitto dipinto del portico della grotta 19, grotte Ganesha Lena, Ellora, Maharashtra, VIII-XI sec. (?) (foto Giuliano)

 

Fig. 7. Figura danzante con gandharva e apsara, dettaglio della pittura murale sul soffitto del portico della grotta 19, grotte Ganesha Lena, Ellora, Maharashtra, VIII-XI sec. (?) (foto Giuliano)

 

Fig. 8. Interno della grotta 3, Badami, Karnataka, tardo VI sec. (foto Giuliano)