Home Eventi - Museo delle Civiltà Eventi Attivazione dell’Ente di Decolonizzazione Borgo Rizza con Sandi Hilal e Alessandro Petti (DAAR)

Luogo

Museo delle Civiltà – Palazzo delle Scienze
Piazza Guglielmo Marconi, 14
Categoria

Data

15 Giu 2023
Expired!

Ora

15:00 - 18:30

Attivazione dell’Ente di Decolonizzazione Borgo Rizza con Sandi Hilal e Alessandro Petti (DAAR)

Attivazione Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza nel contesto della mostra Museo delle Opacità

PARTECIPAZIONE LIBERA, SU ISCRIZIONE.

Lettera del team Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza

Carə,
questa lettera è un invito a prendere parte al’attivazione Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza presso il Museo delle Civiltà, l’8 (in italiano) e il 15 giugno 2023 (in italiano e inglese), dalle 15 alle 18, per continuare la nostra serie di assemblee decoloniali con tutte le persone che sentano l’urgenza di confrontarsi sul patrimonio modernista, coloniale e fascista, imparando da contesti diversi e costruendo alleanze.

Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza è un progetto di Sandi Hilal e Alessandro Petti (DAAR) – sostenuto dalla decima edizione dell’Italian Council (2021) – che esplora le possibilità di riappropriazione critica, riuso e sovversione dell’architettura coloniale-fascista attraverso un’installazione artistica. A partire dalla scomposizione e ricomposizione di una facciata dell’edificio dell’Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano (1940) costruito a Borgo Rizza (Siracusa), l’installazione si sviluppa in diversi moduli-sedute che aiutano l’attivazione di uno spazio discorsivo aperto dove il pubblico è invitato a partecipare e riconsiderare criticamente gli effetti sociali, politici ed economici dell’eredità fascista e coloniale e allo stesso tempo immaginare collettivamente nuovi usi comuni.

La prima attivazione dell’ente è avvenuta a maggio 2022 presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, inaugurata nel 1940 e concepita come una mostra colossale in cui esporre oggetti, territori e persone dalle zone colonizzate dal regime fascista. Chiuse solo 40 giorni dopo la sua apertura, quando l’Italia entrò nella Seconda Guerra Mondiale, e da allora ha avuto molti usi temporanei, dall’accoglienza dei rifugiati a centro di vaccinazione Covid.

La seconda attivazione ha avuto luogo presso l’Hansa Quarter di Berlino (ex Berlino ovest), costruito nel 1957 per il Salone Internazionale dell’Edilizia (Interbau), dove abbiamo esplorato l’uso dell’architettura modernista come rappresentazione politica di una Germania democratica.

La terza attivazione ha avuto luogo a Bruxelles, assieme a gruppi e individui che stanno lavorando sulla decolonizzazione degli spazi pubblici della città costruiti per promuovere e raccontare la colonizzazione del Congo.

A Roma, l’ attivazione Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza entra in relazione con le architetture costruite per l’Esposizione Universale di Roma del 1942, mai inaugurata, ancora a causa dello scoppio Seconda Guerra Mondiale, e diventata il fondamento di un quartiere modernista del dopoguerra.

Desideriamo, insieme con tutti coloro che ne avvertono l’urgenza, riflettere criticamente, a partire da queste architetture, sui princìpi di colonialità che questi luoghi ed edifici hanno espresso. Vogliamo capire insieme quanto questi princìpi muovano ancora alcune nostre sensibilità, informino involontariamente i nostri sguardi, e si rivelino inaspettatamente nella scelta di alcune parole o gesti che razzializzano, escludono e finiscono per mantenere o reiterare certi equilibri di potere.

Quali fantasmi si muovono ancora nel nostro immaginario collettivo perpetrando attorno a noi atteggiamenti, più o meno volontari, di esclusione e di privilegio? Come possiamo collettivamente lavorare sul nostro privilegio, nel caso, per attivarlo in un potenziale trasformativo? Ammettere di goderne gli effetti e i vantaggi non è più sufficiente, e tutta una serie di azioni devono poter prendere forma dalle consapevolezze acquisite.

Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza prende corpo proprio da un fantasma e dalla sua manifestazione spaziale in Sicilia. Infatti il progetto si appropria, profanandole, delle architetture dell’Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano: una serie di borghi costruiti dal regime fascista nel 1940, per colonizzare la campagna considerata arretrata e non produttiva, ed imprimere una visione urbanistica molto simile a quella che si andava costruendo negli stessi anni nelle colonie italiane in Libia e nelle città dell’Africa orientale.

I moduli che useremo per riunirci, discutere, condividere concetti e produzioni culturali per noi importanti, riflettendo collettivamente su cosa significa decolonizzare un patrimonio complesso e stratificato, ricalcano la facciata della sede dell’Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano costruita a Borgo Rizza, nel comune di Carlentini, in provincia di Siracusa. Il pellegrinaggio di questi pezzi smembrati e riadattati, sotto forma di tavoli, sedute e altri supporti, farà incontrare il fantasma dell’Ente con i fantasmi presenti nelle collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma, presentate per la prima volta, dopo oltre cinquant’anni, nel riallestimento del Museo delle Opacità.

Non si tratta di prendere parte ad una conferenza o ad un seminario nei quali apprendere nozioni, venire a conoscenza di ricerche altrui o di informazioni scientificamente condivise, ma collettivizzare piuttosto i nostri dubbi, le nostre domande, incluse le nostre paure e confrontarsi su come dare corso ad un processo di decolonizzazione trasparente, inclusivo e generativo di nuove visioni.

Questa lettera è un invito aperto a tuttə per unirsi al nostro gruppo di lavoro, che si incontrerà nelle giornate dell’8 e 15 giugno presse le terrazze del Palazzo delle Scienze del Museo delle Civiltà di Roma (Piazza Guglielmo Marconi 14). Per partecipare scriveteci un’email all’indirizzo entedecolonizzazione@gmail.com con qualche informazione su di voi e sulle vostre motivazioni per partecipare.

Se pensate che questa esperienza possa interessare persone che conoscete, inoltrate pure questo invito.
Non vediamo l’ora di condividere spontaneamente una serie di momenti conviviali con voi.

Vi aspettiamo a Roma!
Il team dell’Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza

Partecipazione: aperta a max 25/30 persone, previa iscrizione con e-mail a entedecolonizzazione@gmail.com
Lingua: italiano

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