Presepe monumentale (XVIII – XIX secolo) dell’Esposizione Internazionale di Roma del 1911
Collezione del Museo arti e tradizioni popolari

L’allestimento, realizzato in concorso tra il Museo delle Civiltà e l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, è esposto nella sala detta “delle Colonne” nel Palazzo delle tradizioni popolari.

Il monumentale Presepe napoletano realizzato con i pastori settecenteschi e ottocenteschi raccolti agli inizi del ‘900 da Lamberto Loria per l’Esposizione Internazionale di Roma del 1911 è stato volutamente concepito per la particolare sala espositiva che ha consentito al M° Nicolò Giacalone di predisporre i moduli scenografici di proprietà del Museo e realizzati dal M° Nicola Maciariello, in una monumentale e affascinate struttura a 360°.

Per garantire al pubblico una visione ravvicinata delle figure presiepiali e delle scenografie con i loro accessori, si sono utilizzate delle teche per preservare le parti più delicate e preziose per permettere di godere di ogni dettaglio dei personaggi e lasciata al pubblico, per la prima volta, la possibilità di accostarsi completamente alle monumentali scenografie per scoprirne gli incanti insieme agli artifici e i mille trucchi e inganni che fanno di questa tradizione artigianale un’arte sapiente e raffinata.

Sono state anche predisposte a fini didattici delle vetrine con pezzi e frammenti esemplificativi delle singole parti delle figure presepiali e delle scenografie, nonché una sezione dedicata a quelle figure per le quali è necessario intervenire urgentemente con restauri per i quali verrà attivata una specifica raccolta di fondi.

Altri due grandi presepi sono visitabili nell’esposizione permanente, nei quali tutta la magia delle singole figure si ritroverà ricomposta e dove si apprezzeranno tutte insieme le sfilate di califfi, mercanti, nobili e guerrieri, fortemente caratterizzati, con abiti e stoffe pregiate di mirabile fattura insieme alla moltitudine delle figure destinate alla rappresentazione della vita quotidiana e delle molteplici attività che contraddistinguevano le strade di Napoli tra ‘700 e ‘800: la raffigurazione di una umanità varia e multiforme, un microcosmo di cui fanno parte i nobili e ricchi signori, così come i poveri e i mendicanti in una spettacolare e continua scoperta di scorci e rovine pagane, oggetti e dettagli di ogni fatta, animali e piante di ogni genere in cui per tradizione, immaginazione e realtà si confondono nel “Mistero” incantato della notte della natività.

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