Necropoli di Castel Trosino (AP), Tomba S
Tardo VI – prima metà del VII secolo d.C
Oro in lamina e filo godronato; perle, ametiste e paste vitree

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Cosa possono raccontarci gli oggetti di un corredo funerario femminile della prima metà del VII secolo sulla vita delle donne in Italia? Partendo da una coppia di pregiati orecchini d’oro provenienti dalla sepoltura di una facoltosa donna longobarda scopriremo che gli oggetti di corredo non sono soltanto indicatori di ricchezza. I dettagli visibili in alcuni di essi possono infatti fungere da traccia per  ‘recuperare’ i gesti rituali compiuti da chi della sepoltura si prese cura, avvicinandoci così ad una dimensione più strettamente legata al rapporto tra gli oggetti e la persona cui essi appartenevano. 

Gli orecchini in oro con pendente a placca triangolare, ametiste e perle sono un prezioso manufatto di oreficeria di tradizione bizantina. 

Insieme ad altri pregiati oggetti, quali ad esempio anelli e spille (fibule), fanno parte del corredo funerario di una ricca donna longobarda, la cui sepoltura è stata rinvenuta nella necropoli di Castel Trosino (Ascoli Piceno). Questi orecchini saranno lo spunto per raccontare aspetti della vita delle donne longobarde, giunte in Italia nel tardo VI secolo, al seguito degli uomini guerrieri che furono protagonisti della conquista dei territori italiani. Il racconto non vuole presentare il corredo funerario soltanto nella sua dimensione pubblica, quale indicatore di status e di identità etnica del defunto. Attraverso i dettagli che caratterizzano gli oggetti di alcune tombe femminili, l’intento è invece quello di ‘recuperare’ i gesti rituali che rimandano ad una dimensione più strettamente legata al rapporto tra oggetti e persona defunta, nonché al significato della vita e della morte nella società longobarda.  

Dove si trova

Museo delle Civiltà, collezione altomedioevale, Sala III Necropoli di Castel Trosino