Frammento di lastra in marmo bianco
Dalla Sapienza, poi Museo Kircheriano
X-XI secolo (inv. 2168)

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Il Medioevo ci ha tramandato tutta una serie di interessanti e a volte oscure iconografie, tra cui quella del volo di Alessandro Magno, il grande re macedone. Un rilievo con questa rara iconografia è presente nelle Sale del Museo dell’Alto Medioevo – Museo delle Civiltà dopo aver fatto parte della prestigiosa collezione di padre Athanasius Kircher (1602-1680).
E’ probabile che il gesuita avesse scelto questo pezzo per la sua collezione, una vera e propria Wunderkammer allestita presso il Collegio Romano, proprio per la sua particolarità tematica. Tale motivo affonda le sue origini nel Romanzo di Alessandro dove viene raccontato che il re macedone, arrivato presso il Mar Rosso e salito su una montagna così alta da sentirsi quasi in cielo, decise di voler volare. Per far questo legò a un carro due grifoni che direzionò ponendo del cibo su due aste. Attraverso questo stratagemma Alessandro riuscì a salire in cielo, ma una divinità lo fece ricadere a terra mentre l’esercito acclamava il suo comandante.
Il rilievo del Museo dell’Alto Medioevo è incompleto ma conserva la metà superiore del corpo di Alessandro, caratterizzato da folti baffi e da una corta capigliatura. L’uomo con le mani trattiene le code di due animali, le prede utilizzate per dirigere i grifoni andati perduti nella lastra insieme al carro che trainavano.
Ai lati della figurazione centrale si dispongono due buffe figure, una quasi del tutto perduta, che sbucano da degli arbusti. Si tratta con probabilità degli arimaspi, esseri spesso rappresentati con un corpo per metà umano e per metà vegetale. Tali esseri, secondo la mitologia greca, vivevano nei territori scitici ed erano spesso in lotta coi grifi. L’inserimento di queste immagini serve forse ad ambientare in un lontano e fantastico Oriente la figurazione.
Le caratteristiche stilistiche di questo rilievo, del quale si ignora purtroppo il contesto di provenienza, spingono pur se con qualche cautela a datare il rilievo tra il X e l’XI secolo quando questa iconografia si diffuse ampiamente in Italia.

Dove si trova

Museo delle Civiltà – Museo dell’Alto Medioevo – Sala IV

Sapevi che…

Come già ricordato l’origine di questa iconografia è da rintracciare nel Romanzo di Alessandro dello Pseudo Callistene (secolo III d.C.), dove la figura storica di Alessandro prende le tinte di una fiaba. Questo testo recupera fonti scritte e orali sulla vita del re macedone non tralasciando molte leggende relative ai suoi viaggi in terre lontane, ai suoi incontri con mostri e alle sue avventure sovraumane.
Nella prima versione latina di questo testo, redatta da Giulio Valerio tra il 320 e il 340, l’episodio del volo non compare, mentre si ritrova in quella redatta fra il 951 e il 969 dal prete Leone. Proprio questa versione può aver contribuito alla ampia diffusione di questa iconografia in Italia, specie nel Meridione.
Più in generale il tema dell’ascensione di Alessandro Magno ha avuto una certa fortuna iconografica essendo riproposto dal III al XIV secolo in un’area geografica e culturale ampia. Interessante è anche come questa immagine, in origine trionfale, sia stata a volte caricata di un significato negativo divenendo l’emblema di un temerario e smisurato orgoglio, mentre altre volte sia stata proposta come simbolo del desiderio del buon cristiano di salire al cielo. La mancanza di informazioni circa il contesto di provenienza del rilievo del Museo dell’Alto Medioevo e la sua incompletezza impediscono di capire l’accezione con la quale l’immagine di Alessandro sia stata in questo caso presentata.