Bronzo, India meridionale, Tamil Nadu, XV-XVI secolo. (Inv. 18731). 

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La figura di Krishna bambino è raffigurata danzare su un doppio loto, posto su una base quadrangolare modanata, con il peso del corpo poggiato sulla gamba sinistra leggermente piegata e la gamba destra sollevata e flessa. Il braccio sinistro è alzato lateralmente in gajamudra (gesto che evoca la forma della proboscide dell’elefante). Sul capo indossa un’alta corona a forma di cupola (karandamukuta), molto elaborata, con decorazione foliata al centro.
Il corpo nudo, adorno solo di gioielli che comprendono collana, bracciali, cavigliere e un ornamento pettorale chiamato channavira, è quello di un bambino paffuto. Il volto è atteggiato a un sorriso. Una serie di caratteristiche formali, tra cui la tipologia del pettorale e la forma della corona sono riferibili all’arte del periodo Vijayanagar, l’impero che governò le regioni del Deccan meridionale e del Tamil Nadu tra il XIV e il XVI secolo

 

Dove si trova

Museo delle Civiltà – Sezione Arte orientale “Giuseppe Tucci”

Sapevi che…

Krishna, ‘l’Oscuro’, è l’ottavo e il più celebre avatara di Vishnu, disceso sulla terra per sconfiggere il tiranno di Mathura, Kamsa. Nel suo mito si fondono due tradizioni differenti: quella di Krishna Gopala, in origine un dio pastorale, i cui amori giovanili con le pastorelle (gopi) divennero il simbolo dell’unione spirituale tra Dio e le anime, e quella di Krishna Vasudeva, eroe (vira) del clan dei Vrishni, venerato nel Mahabharata, poema in cui Krishna appare alleato dei Pandava nella guerra contro i loro cugini Kaurava, che si erano ingiustamente appropriati del loro regno. Il bronzo conservato in Museo si riferisce al ciclo dell’infanzia della divinità, quando, mostrando una forza prodigiosa, combattè contro varie figure demoniache, compiendo gesta paragonabili a quelle del ciclo di Eracle.