Le due pareti brevi del Salone d’Onore del Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari sono ornate da un ciclo di dipinti murali ispirati alla vita familiare, agricola, marinara e alle feste religiose come la Processione che si svolge ad Anticoli Corrado e la festa di Sant’Efisio in Sardegna. A causa del secondo conflitto mondiale la decorazione rimase incompiuta e della festa di Sant’Efisio è esposto il disegno su cartone preparatorio attribuito all’artista sardo Filippo Figari.
In occasione della festa di Sant’Efisio si compie, la più importante processione della Sardegna con un cammino che si snoda per 40 km tra Cagliari e Nora, percorsi all’andata e al ritorno con carri addobbati a festa. Il solenne corteo dura quattro giorni, dal primo al 4 maggio, e ripercorre le tappe del martirio del santo avvenuto nel 303 a Nora, si svolge sin dal 1657, quando un’epidemia di peste contagiò l’intera isola causando la morte di moltissimi abitanti. Le celebrazioni, curate dall’Arciconfraternita del Gonfalone di Sant’Efisio, iniziano già alla fine di aprile con una serie di riti preparatori: la statua del santo viene infatti vestita secondo un complesso cerimoniale e corredata con gli attributi tradizionali quali l’elmo, lo spadino e la palma del martirio. Lungo il cammino si assiste al rito della “sa ramadura”: il percorso della processione viene ricoperto con erbe odorose e petali di fiori che una volta calpestati inondano l’aria di un profumo intenso, e colorano la strada di un variopinto tappeto. L’ultimo giorno il corteo fa rientro a Cagliari e la statua viene ricollocata a notte fonda nella Chiesa di Sant’Efisio dove un rito religioso chiude le celebrazioni.