Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) è il Coordinatore Nazionale per l’Italia dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale 2008, programma dell’Unione Europea che si propone di valorizzare le molteplici componenti culturali europee, di stimolare l’interculturalità e di riaffermare il legame fra cultura e sviluppo.
Il tema del Dialogo Interculturale è una priorità per l’Unione Europea e interessa in modo trasversale i settori della Cultura e della Comunicazione, dell’Educazione e della Scienza, delle migrazioni e della minoranze, cui si lega il tema del multilinguismo, fino a interessare i settori della Gioventù e del Lavoro.
La Creatività degli artisti e degli operatori culturali trae da sempre forza dal dialogo fra culture diverse: se, però, il confronto interculturale sarà condiviso non più soltanto dagli attori del processo creativo, ma da tutti gli esponenti della società civile, che è espressa dai cittadini, dai mezzi di comunicazione, dal mondo del lavoro e dell’impresa, dai giovani, dalle minoranze religiose e linguistiche, si avrà un rafforzamento della coesione sociale e dell’identità culturale collettiva, nell’Europa intera e in ogni Paese membro.
L’Anno Europeo del Dialogo Interculturale 2008 ha quindi lo scopo di promuovere questo nuovo approccio trasversale all’intercultura.
In tale ambito il MiBAC è anche coordinatore di un progetto a carattere nazionale, “Mosaico. Melting the Colours of Europe”, che si compone di una serie di iniziative a carattere culturale (seminari, symposia, convegni) e di eventi legati alle arti dello spettacolo.

In occasione dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale, e all’interno del progetto “Mosaico”, il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” ha presentato:

  • Saperci Fare. Educazione e comunicazione interculturale al Museo

Una mostra-evento che dal 5 aprile all’8 giugno 2008, ha aperto il Museo al confronto e al dialogo tra le culture e le generazioni, con l’obiettivo di stimolare la comprensione e il riconoscimento delle differenze che contraddistinguono l’odierna società multiculturale.

Che cos’è “Saperci fare”?
Un’esposizione basata sul fare e sul veder fare, non sul semplice osservare, costruita attraverso la collaborazione di esponenti delle comunità immigrate.
Un laboratorio interculturale articolato in quattro iperluoghi – Cina, Africa sub-sahariana, Marocco e Perù – dove tecniche e saperi sono presentati in un contesto urbano diasporico.
Un’esperienza multiculturale finalizzata a coinvolgere, divertire e meravigliare, incuriosire il pubblico nei confronti di culture diverse dalla propria.
Il visitatore ha potuto giocare a mah-jong in un chadian cinese, creato decori con l’hennè in un salotto marocchino, sperimentato le forme coreutiche e musicali delle comunità africane, scoperto i rituali agrari delle Ande.
Visite guidate, laboratori didattici per le scuole e per le famiglie, presentazioni di libri, proiezioni, spettacoli, concerti e performance hanno accompagnatol’evento, in un ricco programma di iniziative.

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