Analysis of Late Bronze Age and Iron Age samples from Italy with gendered grave goods

Claudio Cavazzuti (Museo delle Civiltà), Benedetta Bresadola, Chiara d’Innocenzo, Stella Interlando, Alessandra Sperduti (Museo delle Civiltà)

Nelle analisi dei contesti funerari, la diagnosi di sesso è uno degli step analitici fondamentali nella ricostruzione dei rituali, delle caratteristiche demografiche e delle dinamiche migratorie delle antiche popolazioni. Nel caso dei resti cremati, la loro sessualizzazione è complicata dalle profonde modificazioni degli elementi scheletrici ad opera del fuoco. I criteri diagnostici proposti in letteratura per gli inumati o per serie cremate di popolazioni contemporanee non forniscono stime sufficientemente affidabili.
Il lavoro di Cavazzuti e collaboratori presenta un nuovo metodo osteometrico per la determinazione del sesso, basato sull’uso di 24 dimensioni ossee di individui cremati associati a corredi funerari fortemente indicativi del genere da contesti protostorici italiani.

Sex estimation of human remains is one of the most important research steps for physical anthropologists dealing with funerary contexts in order reconstruct the rituals, the demographic structure and migratory dynamics of ancient societies. However, in the case of cremations, sex assessment might be complicated by the intense alteration of bones by the fire. Diagnostic criteria available for unburned human remains and contemporary cremated series fail to produce reliable sex estimations.
This work presents a new osteometric sexing method, developed on 24 measurements on cremated individuals associated with gendered goods from protohistoric Italian contexts.

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